dic 11, 2019
Treno per Ulm…..
Chiedo scusa per questo sfogo ma viaggiando così spesso la mia mente vola e non riesco a frenarmi.
Prima cosa: detesto la parola “green”. Quante volte la sento usare a sproposito, quanti “venditori” (virgolettati di proposito) che se ne riempiono la bocca senza neppure sapere cosa dicono! Green è il nome inglese del colore verde; può darsi che faccia più figo, anzi “cool”, usare termini stranieri, ma tra il parlare con cognizione di causa e lo sproloquio c’è una bella differenza. Il verde è il colore degli alberi, delle foglie, dell’erba, ma anche del petrolio.
Leviamoci pertanto questa finta aura da scienziati e parliamo di cose vere.
Noi non parleremo mai di “green”, ma di fatti. Di cosa possiamo fare per migliorare le condizioni di vita, senza perdere in confort e soprattutto senza sperperare denaro.
Seconda cosa: “Risparmio energetico”.
AAaaaaaaaarrrrrrgghhhhh! Non posso sentirlo nominare!
Mai una definizione è stata più imprecisa di questa, non a caso è spesso utilizzata dai “cavalieri del green”. Non esiste un modo più pressapochista di parlare di tutte le attività svolte nel nostro settore.
“Risparmio” letteralmente significa un minore utilizzo di risorse, senza considerare però quello che avviene al contorno. Risparmio energetico implica quindi un minore utilizzo di energia (aggiungerei primaria), punto. Questo vuol dire che posso fare risparmio energetico stando al buio o spegnendo il riscaldamento e restando al freddo. Sarebbe come dire che per perdere 20 chili basta tagliarsi una gamba!
Qui si parla invece di EFFICIENZA energetica.
Efficienza vuol dire ottimizzare l’utilizzo delle proprie risorse a parità di condizioni al contorno, cioè senza perdere confort o capacità produttiva, senza cioè cambiare altro che non sia la gestione delle risorse a nostra disposizione.
Quindi “green“ e “risparmio” sono due termini che su questo sito appaiono adesso e mai più.